Marta Celio: Germogli di Parole
Il Libro
Non è facile parlare della vasta produzione poetica di Marta perché, anche in presenza di un suo stigma lessicale e sintattico inconfondibile, la sua poesia è un continuo e disorientante apofàinesthai, in cui il logos non spiega l'urgenza dell'incomprensibile ma è esso stesso strumento disvelativo di quel mostrarsi dell'essere che è stato il grande problema della filosofia fin dai tempi di Aristotele. L'apofàinesthai è un mostrare non dimostrativo.
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Germogli di parole, si intitola questa raccolta, perchè è da un incontro misteriosofico di carta straziata dalla punta acuminata di un pennino che sgorga, germoglia quell'inchiostro che mette in iscena il gran teatro delle parole.
Molte poesie di questa raccolta dialogano con poesie di altri poeti. E spesso questi dialoghi sono vere e proprie Auslegungen, tentativi interpretativi, di dissonanze che danzano sul bordo di altri abissi in cui forse è irrilevante perfino l'uso di alfabeti dialoganti o aspiranti tali. (Alessandro Tessari)
L' Autrice
Marta Celio nasce nella Svizzera romancia nel 1976. Si laurea in Filosofia teoretica a Padova con una tesi sul concetto di vita e responsabilità in Hans Jonas. Pubblica all'età di 17 anni il primo quaderno di poesie intitolato La nuvola nel bicchiere grazie a un premio letterario nazionale. Sono seguite numerose altre pubblicazioni. Non poche le collaborazioni con artisti di arti applicate e pittori (attraverso mostre e collaborazioni artistiche) che hanno spinto l'autrice a confrontarsi con l'arte contemporanea. Ultime pubblicazioni con la casa editrice Macabor di Francavilla Marittima (CS), che la vede oggi collaborare alla stesura delle note critiche dei poeti del Sud e del centro Italia. Suoi sono Istanti (Macabor 2017 come Primo premio Silloge inedita) e Altrove (Macabor 2018).