Lucia Guidorizzi: Quanto dista Finisterre?

Il libro

"Finisterre è molto di più di un luogo geografico, è uno spazio mentale e simbolico, una parola di salvezza che ha in sé la cifra ossimorica dell'esistenza, la terra che è vita e la fine che sancisce una morte, ma la morte in questa preziosa raccolta poetica di Lucia Guidorizzi, non è che un passaggio, una soglia che si spalanca ampia, tra queste pagine, per abbracciare una nuova nascita." (dalla prefazione di Silvia Favaretto)

"L'interrogativo che dà titolo al libro non ha in fondo una motivazione davvero problematica, semmai indica con chiarezza una volontà di raggiungimento dentro un processo temporale che tende a un traguardo, limite estremo di un'orbita esistenziale agganciata peraltro a ulteriori prosecuzioni del cammino in dimensioni diverse; è discrimine impercettibile fra il fisico e lo spirituale, la luce e il buio, le certezze della vita e i misteri della morte, tra una serie di antinomie frontali che costituiscono il reticolo significante di un'opera stratificata in numerosi spessori, come contenuti di un'umanità mai uguale a se stessa nemmeno in una singola persona. Infatti l'itinerario metamorfico che si registra nella vicenda esterna e interna della natura è in parallelo con le modificazioni biologico-sensoriali della poetessa." (dalla postfazione di Enzo Santese)


La Poesia

Quanto dista Finisterre?

Qualcosa che ancora non c'è
Ma che s'intuisce
Un trascorrere fantasma
Da una all'altra riva
Un dolore incistato che respira

Una prospettiva improvvisa che si amplia
Un camminare prodigo e distratto
Il frullare del tordo nella macchia
Un allontanarsi consapevolmente grato
Comprendendo che il congedo c'è già stato

Inoltrarsi soli dimenticando di esistere
Con passo rapido e furtivo
Nella foresta scintillante
Farfalle indicano la strada
Tra echi di memorie in agguato
Stagioni felici ed ignare in un luogo che non c'è

Procedere a fianco di un fiume nascosto
Gabbiani in volo anticipano i nostri passi
Un fiume in un bosco pieno di tracce cancellate

Procedere con la determinazione
Di chi sa che non c'è tempo
Per procrastinare decisioni
E camminare sul filo del rasoio

Procedere sapendo che questo avanzare
Rapido e lento
Nasconde esperienze antiche
E dolori e perdite e contrasti

Procedere presentendo profondamente
L'assottigliarsi della terra fino
Al promontorio fitto di eucalipti
Essere sorpresi dal respiro del mare
Tra le piante

E con devozione e meraviglia
Sapere che si è giunti
A Finisterre

L'Autrice

Lucia Guidorizzi viandante nella vita e nella scrittura, è nata a Padova e vive a Venezia.

Laureata in Lettere, conduce seminari di lettura e scrittura ed ha recensito numerose opere di poeti contemporanei.

Ha pubblicato con Editoria Universitaria quattro libri di poesie: "Confini" (2005), "Scandalose entropie. Riflessioni poetiche sugli abusi prodotti dal divenire storico" (2006),"Ibrida Hybris"(2007), "Quadrilunio. Una tetralogia dell'Anima." (2009) e con Supernova "Milagros"(2011), "Nel paese dei castelli di sabbia" (2013), "Controcanto" (2015), "Pietra Esile" (2017), "Foreste e forestieri" (2019) "Quanto dista Finisterre?" (2020)

E' curatrice della rubrica LuciAllaluna online sulla letteratura ispanoamericana per il Progetto 7Lune e curatrice per Cartesensibili https/ cartesensibili wordpress. com/ della rubrica Sentieri Sognanti e dei quaderni del Cammino. Collabora con la rivista online Amicando diretta da Enzo Santese

La sua voce è presente nella Poetry Sound Library curata da Giovanna Iorio.

Contatti:

LUCIA GUIDORIZZI
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lucia.guidorizzi@alice.it