Antonio Fiorito
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In cielo, stanotte, la luna
I n cielo, stanotte, la luna
N on parla agli amanti
C he sognano incanti
O gni voltache l'onda del mare,
N el respiro salato, s'infrange
T ra gli scogli o su rive di sabbia.
R icordando l'eclisse d'agosto,
I tuoi occhi di cielo e d'immenso,
D i parole ascoltate, mai dette,
I o mi perdo nel tuo universo...
S e potessi ruberei ogni stella
C oglierei negli abissi ogni perla
R riscrivendo daccapo ogni storia
I niziata, trascorsa e mai chiusa.
T oglierei dal mio aspro sentiero
T tutto quanto impedisce il cammino.
U n antico quaderno ingiallito
R iaprire, sfogliare e tornare
A cantare parole in poesia.
In cielo, stanotte,
la luna
non parla
agli amanti
che sognano
incanti
ogni volta
che l'onda del mare,
nel respiro
salato, s'infrange
tra gli scogli
o su rive di sabbia.
Ricordando
l'eclisse d'agosto,
i tuoi occhi
di cielo e d'immenso,
di parole
ascoltate, mai dette,
io mi perdo
nel tuo universo...
Se potessi
ruberei ogni stella,
coglierei
negli abissi ogni perla
riscrivendo
daccapo ogni storia
iniziata,
trascorsa e mai chiusa.
Toglierei
dal mio aspro sentiero
tutto quanto
impedisce il cammino.
Un antico
quaderno ingiallito
riaprire,
sfogliare e tornare
a cantare
parole in poesia.