Antonio Fiorito: Come Fenice
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Come Fenice
Come Fenice [1]
t'ho veduta
nello splendore
del sole nascente
Risorgente dall'acque
Irraggiungibile
mitologia
di variopinti colori
Fascino e mistero
di un'aurora boreale
Mito ancestrale
di un continente scomparso
T'ho raggiunta
volando
in un vento d'estate
sul tuo seno
di seta
rose rosse
sfiorate
m'han trafitto
le labbra
a lenire il dolore
a guarir le ferite
la tua bocca
d'incanto
ha baciato
il mio sangue
Al delta del fiume
sul greto salato
la resa e l'èstasi...
nell'infinito...
...annientarsi
[1] La Fenice, nota anche come araba fenice e chiamata anche uccello di fuoco, è un uccello mitologico noto per rinascere dalle proprie ceneri dopo la morte. In Egitto era solitamente raffigurata con l'emblema del disco solare. Contrariamente a quelle di tutte le altre civiltà quella egizia non era raffigurata come un uccello tropicale dai variopinti colori, ma simile ad un airone cinerino; inoltre non risorgeva dalle fiamme (come nel mito greco e miti successivi), ma dalle acque. Essere come l'araba fenice è un'espressione che, in senso figurato, significa, essere qualcosa di raro, di particolarmente prezioso.