Patrizia Invernizzi Di Giorgio: Il Ponte di Pietra
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Il Ponte di Pietra
Sul ponte si
abbracciavano
i ragazzi e i lunghi baci
accarezzavano le pietre
Il ponte lo
attraversarono
per l'ultima volta
i ragazzi- soldato.
Sulle pietre gli scarponi
lasciarono rose rosse
di sangue.
Il ponte aveva
piedi di muschio,
affondati tra i ciclamini
accanto ai pini e ai nidi
degli uccelli.
Per lungo tempo
la pioggia non lavò le
pietre,
divenne gialla l'erba,
i rami dei pini si
seccarono
Venne l'ultima
transumanza,
lo attraversarono le
pecore
belanti e il loro
scampanio
risuonò a lungo per la
valle.
Le malghe abbandonate
offrirono riparo
d'inverno
agli animali
Su questo antico ponte,
amore mio, ti ho
salutato,
la bandiera bianca
sventolava sui tetti del
paese
Io restavo qui
tra queste montagne
tu come tanti migravi,
forse
non saresti tornato.
Sul parapetto del ponte
ho pianto lacrime di
pietra
e il mio cuore si è fatto
ruvido e grigio
Inconsolabile, ogni sera
guardo dal ponte
il tramonto fra le nuvole
rosa,
la luce rischiara le
pietre,
addolcisce la tristezza.
Passano gli anni,
forse un domani cambierà
tutto,
tornerà primavera,
il ponte rimarrà immobile
solido sulle ferme radici
a guardare, muto
testimone,
il lento mutare
delle vicende umane