Amara terra mia
Il brano è una rielaborazione della canzone tradizionale abruzzese nato nei primi anni del 1900 come canto di lavoro delle raccoglitrici di olive della zona della Maiella. Il nome originario è "Nebbia alla valle", ma il brano è anche conosciuto come "Addije, addije amore", e "Casca l'oliva" titolo che gli aveva dato Giovanna Marini allorché aveva inserito la canzone nel suo spettacolo "Bella ciao" nel 1964 e nel suo disco con Maria Teresa Bulciolu "Le canzoni di Bella ciao". Il brano racconta dell'emigrazione.
Già pubblicato nel 1971 nell'album Con l'affetto della memoria, nel 1973 fu scelto da Mario Landi come sigla della serie tv Nessuno deve sapere, per cui fu pubblicato successivamente come lato A del 45 giri Amara terra mia/Sortileggio di luna con il coro de I Cantori Moderni di Alessandroni con l'arrangiamento di Piero Pintucci. Il disco ottenne un discreto successo di vendite raggiungendo la nona posizione della hit parade italiana.
Amara terra mia
- (E. Bonaccorti - D. Modugno)
Sole alla valle
e sole alla collina
per le campagne
non c'è più nessuno
Addio addio amore
Io vado via
Amara terra mia
Amara e bella
Cieli infiniti
e volti come pietra
mani incallite ormai
senza speranza
Addio Addio Amore
Io vado via
Amara terra Mia
Amara e bella
Tra gli uliveti è nata
già la luna
Un bimbo piange allatta
un seno magro
Addio Addio Amore
Io vado via
Amara Terra mia
Amara e bella.
Amara e bella.