Notaro da Lentini: S'io doglio no è meraviglia
S'io
doglio no è meraviglia
e s'io sospiro e lamento:
amor lontano mi piglia
dogliosa pena ch'eo sento,
membrando ch'eo sia diviso
di veder lo bel viso
per cui peno e sto 'n tormento.
Allegranza lo vedere
mi donava proximano,
lo contrario deggio avere
ch'eo ne son fatto lontano:
s'o veggendo avea allegranza,
or no la veggio ò pesanza
mi distringe e tene mano.
..........
Sovente mi doglio e adiro,
fuggir mi fanno allegrezze;
tuttavia raguardo e miro
la suoe adornate fattezze,
lo bel viso e l'ornamento
e lo dolze parlamento,
occhi, ahi, vaghi e bronde trezze.
Cacciaguida: Tu lascerai ogne cosa
Tu lascerai ogne cosa diletta
più caramente; e questo è quello
strale
che l'arco de lo essilio pria
saetta.
Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e come è duro
calle
lo scendere e 'l salir per
l'altrui scale.
Ugo Foscolo: A Zacinto
A ZACINTO
Né più mai toccherò le
sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l'inclito verso di colui che l'acque
cantò fatali, ed il diverso esiglio,
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.
Ugo Foscolo: In morte del fratello Giovanni
IN MORTE DEL FRATELLO GIOVANNI.
Un
dì, s'io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente, me vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
il fior de' tuoi gentil anni caduto.
La
Madre or sol suo dì tardo traendo
parla di me col tuo cenere muto,
ma io deluse a voi le palme tendo
e sol da lunge i miei tetti saluto.
Sento
gli avversi numi, e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch'io nel tuo porto quiete.
Questo
di tanta speme oggi mi resta!
Straniere genti, almen le ossa rendete
allora al petto della madre mesta.
Nazim Hikmet: Che sta facendo adesso?
CHE STA FACENDO ADESSO?
Che
sta facendo adesso
adesso, in questo momento?
E' a casa? per la strada?
Al lavoro? In piedi? Sdraiata?
Forse sta alzando il braccio?
Amor mio
come appare in quel movimento
il polso bianco e rotondo!
Che sta facendo adesso
adesso, in questo momento?
Un gattino sulle ginocchia
lei lo accarezza.
O forse sta camminando
ecco il piede che avanza.
Oh i tuoi piedi che mi son cari
che mi camminano sull'anima
che illuminano i miei giorni bui!
A che pensa?
A me? o forse... chi sa
ai fagioli che non si cuociono.
O forse si domanda
perché tanti sono infelici
sulla terra.
Che cosa sta facendo adesso,
adesso in questo
momento?
Domenico Modugno: La Lontananza
La lontananza sai, è come il vento
Che fa dimenticare chi non s'ama
È già passato un anno ed è un incendio
Che mi brucia l'anima
Io che credevo d'essere il più forte
Mi sono illuso di dimenticare
E invece sono qui a ricordare
A ricordare te