C'era,
un po' in ombra, il focolaio; aveva
arnesi, intorno, di rame. Su quello
si chinava la madre col soffietto,
e
uscivano faville.
C'era nel mezzo una tavola dove
versava antica donna le provviste.
Il mattarello vi allungava a tondo
la pasta molle.
C'era, dipinta di verde, una stia,
e la gallina in libertà raspava.
Due mastelli, là sopra, riflettevano,
colmi, gli oggetti.
C'era, mal visto nel luogo, un fanciullo.
Le sue speranze assieme alle faville
del focolaio si alzavano. Alcuna
-guarda!- è rimasta.
La poesia può essere uno spunto per i ricordi
d'infanzia, luoghi, figure femminili etc...L'ambito si può allargare anche ai
ricordi sentimentali della giovinezza, della maturità. Un altro tema è quello
delle speranze rimaste, la cui metafora
sono le faville del focolare.